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Il cancro si combatte anche con la diagnosi precoce

Febbraio può essere definito il mese della lotta contro il cancro, il “male del secolo”. Ma perché è importante sensibilizzare riguardo a una malattia così diffusa e conosciuta?
Probabilmente perché, in realtà, non siamo poi così informati al riguardo. Sono molte le convinzioni sbagliate diffuse, a partire dal momento in cui questa patologia può manifestarsi: la replicazione e la diffusione cellulare incontrollata, causa scatenante della crescita di un tumore maligno, sembra essere impossibile da prevedere: “solo” questione di sfortuna.
La realtà è ben diversa, perché se è vero che alcuni fattori genetici possono facilitarne la nascita, è altrettanto vero che alcune buone pratiche riducono notevolmente il rischio di ammalarsi o aggravare la diagnosi.

Inoltre, una ricerca finanziata dall’Airc – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro – e condotta dal gruppo di Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto Humanitas di Rozzano (MI), ha osservato che la diminuzione di circa il 30% dell’apporto calorico riduce la produzione di fattori di crescita e citochine che favoriscono l’infiammazione e la comparsa di tumori.

CONOSCERE PER PREVENIRE

È fondamentale informare e diffondere la convinzione che sottoporsi a screening e visite specialistiche può essere davvero un salvavita, data la resistenza che ancora presenta questo argomento. Alcune barriere psicologiche, difficili da scalfire, spesso portano le persone, in particolare gli uomini, a ignorare i possibili sintomi di una malattia oncologica. Remano contro la percezione del genere maschile nell’immaginario collettivo, la mancanza di messaggi per la salute diretti agli uomini, la paura e il senso di vergogna che ancora oggi accompagna il cancro.

Nel 2018 sono state più di 18 milioni le nuove diagnosi avute nel mondo, di queste oltre 5 milioni erano tumori che potevano essere scoperti prima di quanto non sia avvenuto, perché riguardavano seno, cervice, colon-retto e cavo orale. In questi casi, così come molti altri, gli screening e la diagnosi precoci migliorano la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti, riducendo il costo e la complessità dei trattamenti.

Fonte: Repubblica Salute

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