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L’Obesity Day promuove lo stile di vita mediterraneo

Si celebra oggi la 17° edizione dell’Obesity Day, campagna di sensibilizzazione per la prevenzione dell’obesità e del sovrappeso promossa dall’Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica.

Obiettivo della campagna è sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a questa patologia sempre più diffusa e promuovere una visione salutistica dell’obesità, che vada oltre la questione estetica. La campagna è anche un’occasione per far conoscere l’attività dei Servizi di Dietetica interni o convenzionati con la struttura sanitaria nazionale.

 

L’edizione 2017 si focalizza su tradizioni e cultura culinaria mediterranea e delle singole regioni italiane, per promuoverle come modelli di vita alimentare utili a prevenire e migliorare patologie come l’obesità e il sovrappeso.

Dal 2010 infatti l’UNESCO ha iscritto la Dieta Mediterranea nella Intangible Heritage Lists (IHL) e questo ha portato alla pubblicazione della nuova piramide alimentare basata su un modello alimentare sostenibile in cui nutrizione, cibo, cultura, persone e ambiente interagiscono e si integrano.

«Le Linee Guida per una sana alimentazione, presenti nel nostro Paese, sono ispirate ai principi tradizionali della dieta Mediterranea eppure altri tipi di formulazioni dietetiche di scarsa efficacia e dubbia sicurezza hanno preso piede nelle abitudini alimentari degli italiani” – dichiara Giuseppe Fatati, presidente Fondazione ADI – “come le diete ipoglucidiche, ipolipidiche e iperproteiche capaci di agire sulla perdita di peso nell’immediato, ma non sulla perdita di peso a lungo termine».

L’obiettivo è contrastare una “cultura delle diete” che demonizza o elimina singoli alimenti e diffondere uno stile di vita positivo, orientato ad un modello alimentare sano e soddisfacente come quello mediterraneo.

Purtroppo negli ultimi 50 anni i consumi alimentari degli italiani sono cambiati: oggi il consumo medio giornaliero di calorie è pari a 3627 kcal, contro le 2956 kcal del 1961. Anche il consumo di proteine è aumentato del 110,7% così come quello dei grassi di origine animale (+111,4%), i carboidrati complessi si sono ridotti di circa il 9% e il consumo di zuccheri aggiunti è cresciuto di circa il 20%. Contestualmente è aumentato il consumo, sia da parte degli adulti che dei bambini, di alimenti molto ricchi dal punto di vista energetico ma scarsi dal punto di vista nutrizionale. I cambiamenti nel mondo del lavoro e di abitudine hanno poi contribuito alla diffusione di uno stile di vita sempre più sedentario.
Il risultato è un forte aumento delle persone in sovrappeso e dei casi di obesità. Da qui la necessità di promuovere e spingere l’opinione pubblica verso un modello alimentare e di vita sostenibile e sano, economicamente accessibile e che tuteli la biodiversità degli ecosistemi.

Fonte: www.obesityday.org

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