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Rinite allergica: alcuni consigli per chi ne soffre

Rinite allergica: alcuni consigli

Maggio e giugno: tempo di aria aperta, finestre spalancate e passeggiate. Splendido periodo che però per più di qualcuno è sinonimo di lacrimazione, starnutazione e talvolta tosse e asma.

 

Si tratta di rinite allergica, legata alla fioritura delle piante: invisibili nubi di polline, seguendo le correnti aeree, si riversano nell’atmosfera diffondendosi in altezza e a distanza anche per diversi chilometri dalla sorgente.
I pollini si depositano dappertutto ed entrano in contatto con le mucose della congiuntiva, del naso e dei bronchi.
Se la persona è sensibilizzate alle proteine allergeniche liberate dai pollini, si manifestano i caratteristici sintomi clinici.

 

La rinite allergica colpisce il 60% della popolazione europea, di cui più del 15% in forma grave.

Ecco alcuni consigli utili, secondo le indicazioni del Ministero della Salute.
La prima cosa da fare, in caso di sintomi tipici dell’allergia respiratoria, è rivolgersi al medico curante o allo specialista: la corretta diagnosi è fondamentale per identificazione gli allergeni a cui si è sensibilizzati e poter stabilire un corretto programma preventivo-terapeutico ed eventualmente programmare brevi soggiorni in clima marino durante il periodo della pollinazione, dato che al mare la concentrazione atmosferica dei pollini è relativamente bassa.

Durante i periodi di pollinazione sarebbe bene tenere chiuse le finestre durante le ore centrali della giornata ed evitare:

È buona norma anche lavare con più frequenza i capelli, in quanto i pollini presenti nell’aria possono finire tra i capelli e poi depositarsi sul cuscino durante il sonno.

Fonte: Ministero della Salute

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