Centro Clinico Chimico

Laboratorio Analisi, Diagnostica per immagini e Poliambulatorio

I MINORI FINO A 14 ANNI DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’

DA 14  A 18 ANNI POSSONO ESSERE ANCHE ACCOMPAGNATI DA PERSONA MUNITA DI DELEGA DI CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’ CON DOCUMENTO DEL DELEGANTE

Vasi sanguigni

I vasi sanguigni delle donne invecchiano più velocemente

Sanità: cosa succede

13 Febbraio 2020


Una nuova ricerca dello Smidt Heart Institute di Cedars-Sinai ha studiato l’invecchiamento dei vasi sanguigni di uomini e donne. Il risultato potrebbe aiutare a spiegare perché le donne tendono a sviluppare diversi tipi di malattie cardiovascolari e con tempi più celeri rispetto agli uomini.

“La nostra ricerca non solo conferma che le donne hanno biologia e fisiologia diverse rispetto alle loro controparti maschili, ma illustra anche perché le donne possono essere più suscettibili allo sviluppo di alcuni tipi di malattie cardiovascolari e in diversi punti della vita” ha dichiarato Susan Cheng, ricercatrice dello Smidt Heart Institute. 

I dati accumulati provenivano da più centri in tutto il paese, rappresentavano quasi 145.000 misurazioni della pressione sanguigna, raccolte in serie su un periodo di 43 anni, da 32.833 partecipanti allo studio di età compresa tra 5 e 98 anni.

Poiché il rischio di una persona di sviluppare un infarto, un’insufficienza cardiaca o un ictus inizia in genere con la pressione alta, i ricercatori hanno condotto le loro analisi prestando particolare attenzione al momento in cui la pressione sanguigna di una persona iniziava a salire.  

Le donne hanno mostrato segni di aumento della pressione sanguigna molto prima rispetto agli uomini, questo perché i vasi sanguigni invecchiano precocemente. Ciò significa che si definisce la soglia dell’ipertensione esattamente allo stesso modo, una donna di 30 anni con ipertensione arteriosa è probabilmente a maggior rischio di malattie cardiovascolari rispetto a un uomo con ipertensione alla stessa età.

Lo studio conferma, dunque, l’elevate differenze di genere nella salute cardiovascolare di cui si deve sempre tenere conto in ambito clinico per differenziare scelte preventive e terapeutiche.

Fonte: repubblica.it