Centro Clinico Chimico

Laboratorio Analisi, Diagnostica per immagini e Poliambulatorio

I MINORI FINO A 14 ANNI DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’

DA 14  A 18 ANNI POSSONO ESSERE ANCHE ACCOMPAGNATI DA PERSONA MUNITA DI DELEGA DI CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’ CON DOCUMENTO DEL DELEGANTE

Tiroide: la ghiandola dimenticata

Stili di vita

31 Luglio 2019


Indispensabile ma spesso dimenticata: la tiroide è una piccola ghiandola con un diametro trasversale di circa 5 cm, situata sotto la pelle e inferiormente al pomo di Adamo. La sua funzione è fondamentale per l’organismo perché secerne gli ormoni tiroidei che controllano la velocità con cui si svolgono i processi chimici. Peso delle ossa, integrità della pelle, crescita, produzione di calore, fertilità e digestione: tutto trova il suo quartier generale in questa piccola ghiandola. Normalmente la tiroide non si vede, può essere a malapena palpata e per questo motivo spesso la sua presenza non viene percepita, ma se aumenta di dimensioni il medico può individuarla facilmente alla palpazione; a volte può comparire una massa prominente (gozzo) al di sotto o ai lati del pomo di Adamo.
Per produrre gli ormoni tiroidei, la tiroide necessita di iodio, un elemento contenuto negli alimenti e nell’acqua: intrappola lo iodio e lo incorpora negli ormoni tiroidei, utilizzandolo all’occorrenza. Non è un caso che la vita sia iniziata in mare, dove lo iodio è in abbondanza: i pesci non hanno la tiroide perché non devono concentrare questo elemento indispensabile, noi sì perché dobbiamo immagazzinarlo per poi utilizzarlo per costruire gli ormoni. Un piccolo passo per sopperire alla carenza iodica tipica dell’Italia è cercare di utilizzare il sale iodato al posto di quello normale, per evitare l’aumento del volume della tiroide o la comparsa di noduli.
Ma i noduli non sono l’unico guaio: la tiroide può avere anche problemi funzionali, ovvero produrre ormoni in quantità scarsa o eccessiva.
Nel primo caso si tratta di ipotiroidismo, una patologia molto comune che colpisce il 5-6% della popolazione generale e che aumenta dopo i 60 anni, ma difficile da riconoscere. I sintomi sono poco specifici: stanchezza, aumento di peso, difficoltà di concentrazione o sonnolenza. Se non diagnosticato, l’ipotiroidismo può dare problemi sempre più evidenti, come la pelle che diventa pallida, secca e fredda, i capelli opachi e fragili o le unghie che crescono poco, hanno striature longitudinali e trasversali e si spezzano con facilità.
Nel caso dell’ipertiroidismo, che è molto meno frequente, i problemi sono di segno diametralmente opposto: l’eccesso di ormoni tiroidei si fa sentire con tachicardia, perdita di peso, tremori, disturbi del sonno, nervosismo, intolleranza al caldo; anche in questo caso osservare cute e chioma aiuta, perché la pelle è arrossata, calda, umida e si suda molto da mani e piedi.
Di solito, per controllare il grado di funzionalità della tiroide vengono misurati i livelli ormonali nel sangue: TSH, T4, T3. Ma possono essere anche altri gli esami fatti per capire lo stato di salute della nostra tiroide, come la palpazione o l’ecografia.